Recensione ancora in fase di lavorazione ad uso dei miei alunni per la seconda puntata dell web radio

ho trovato utile questo articolo

https://www.cosmopolitan.com/it/lifestyle/musica/a26325908/marlena-torna-a-casa-testo-significato/

Seconda rubrica: “la nuova musica”

Scelta del Brano

in un universo musicale fatto da hip hop, rap, e trap, ci sono novità che usano suoni vecchi, forse la bellezza di una canzone non è solo nella saturazione dell’orecchio colmo di suoni, parole in rapida successione, ritornelli orecchiabili e ritmi elettroesotici, forse un testo un po’ enigmatico che lascia lo spazio a chi ascolta di poterselo cucire addosso, o una variazione rock che sottolinea parole cariche di dolore, e le note suonate da mani e non da microchip hanno ancora un fascino.

 

Lei mi ha raccolto da per terra coperto di spine . Vista così, sembrerebbe una storia d’amore tra due amanti lontani che si ritrovano. Invece  il cantante Damiano, durante un live improvvisato in Piazza del Popolo a Roma, aveva dato l’interpretazione metaforica “Marlena è il nostro messaggio di libertà, di vita. È la Venere del gruppo, la personificazione della nostra libertà, creatività, vita”

Inizio arpeggio

Melodia della voce lamentosa, e sussurrata prima del ritornello, le parole sono piene di tristezza e solitudine “Vedo le case, da lontano, hanno chiuso le porte”  e dolore “Lei mi ha raccolto da per terra coperto di spine, Coi morsi di mille serpenti fermo per le spire”

 

Ritornello una supplica con anche un falsetto quasi un pianto ad esempio quando ripete per la seconda volta le parole “il freddo si fa sentire” il cantante sceglie di riproporla con il falsetto appunto per non rifare due volte la stessa frase e rendere la supplica più convincente.

Seconda strofa ritmo della batteria, archi, morbidi, il testo adesso è meno mesto è una serie di decisioni e azioni “Col sangue sulle mani scalerò tutte le vette
Voglio arrivare dove l’occhio umano si interrompe

E questa modalità di azione è sottolineata appunto dal movimento del ritmo che ritroviamo nel secondo ritornello ed il falsetto implorante del primo piagnucolante ritornello è sostituito da un grido di forza che poi esplode nella variazione che come in tutte le canzoni appare dopo il secondo ritornello in cui la rabbia del ricordo di come ci si sentiva senza la propria musa viene sonorizzata dagli stacchi violenti della band che in modo compatto e molto più vicina all’hard rock urla la sua trasformazione avvenuta grazie a Marlena: “portavo tagli sui polsi Oggi mi sento benedetto”

e la forza di questo passaggio musicale è sottolineata dagli accostamenti con il sapore di ossimoro  del testo: vittima giuduce, morti, rinascite, luce e tenebre