“Un sopravvissuto di Varsavia”

Arnold Schönberg

Condanna della persecuzione antisemita

VESRIONE STAMPABILE :  Un Sopravvissuto di Varsavia di Arnold Schönberg

Berlino, 1925. Schönberg, figlio di un modesto commerciante ebreo, occupa la cattedra di composizione all’Accademia Statale di Musica. Con l’avvento di Hitler fu allontanato dall’insegnamento e, abbandonata velocemente la Germania, si reca con l’intera famiglia in Francia. Riparte poco dopo alla volta di Boston per accettare la cattedra di composizione.

Turbato dalle notizie provenienti dall’Europa riguardanti le stragi di ebrei nei campi di sterminio nazisti, Schönberg compose la cantata “Un sopravvissuto di Varsavia” utilizzando il racconto di un ebreo scampato al massacro del ghetto di Varsavia. Il testo del brano è dello stesso autore. Al termine della prima esecuzione, realizzata il 4 novembre 1948 ad Albuquerque nel New Mexico con Kurt Frederick a capo della Civic Symphony Orchestra, il pubblico non ebbe il coraggio di applaudire rimanendo in un turbato silenzio.

 

 

  1. Introduzione strumentale

 

 

  1. Introduzione del narratore

 

I cannot remember everything.

I must have been unconscious most of the time.

I remember only the grandiose moment

when they all started to sing, as if prearranged,

the old prayer they had neglected for so many years

the forgotten creed!

But I have no recollection how I got underground

to live in the sewers of Warsaw for so long a time.

 

*

Non posso ricordare ogni cosa

Devo essere rimasto privo di conoscenza per la maggior parte del tempo.

Ricordo soltanto il grandioso momento quando tutti cominciarono

a cantare, come se si fossero messi d’accordo,

l’antica preghiera che essi avevano trascurato per tanti anni – il credo dimenticato!

Ma non so dire come riuscii a vivere nel sottosuolo

nelle fogne di Varsavia, per un così lungo tempo.

 

  1. Sveglia e conta degli ebrei – Percosse dei nazisti

 

The day began as usual:

reveille when it still was dark.

Get out! – Whether you slept

or whether worries kept you awake

the whole night.

You had separated from your children,

from your wife, from your parents;

you don’t know what happened to them –

how could you sleep?

The trumpets again – Get out!

The sergeant will be furious!

They came out; some very slow;

the old ones, the sick ones;

some with nervous agility.

They fear the sergeant.

They hurry as much as they can.

In vain! Much too much noise,

much too much commotion – and not

fast enough! The Feldwebel shouts

“Achtung! Stillstanden!

Na wird’s mal? Oder soll ich mit dem

Gewehrkolben nachhelfen?

Na jutt; wenn ihr’s durchaus haben wollt!”

The sergeant and his subordinates

hit everybody: young or old,

quiet or nervous, guilty or innocent.

It was painful to hear them groaning

and moaning. I heard it though

I had been hit very hard,

so hard that I could not help

falling down. We all on the ground,

who could not stand up were then

beaten over the head.

 

*

Il giorno cominciò come al solito:

sveglia quando era ancora buio.

Venite fuori – Sia che dormiste

o che le preoccupazioni

vi tenessero svegli tutta la notte.

Eravate stati separati dai vostri bambini,

da vostra moglie, dai vostri genitori;

non si sapeva che cosa era accaduto

a loro – come si poteva dormire?

Di nuovo le trombe – Venite fuori!

il sergente sarà furioso!

Vennero fuori; alcuni molto lenti;

i vecchi, gli ammalati;

alcuni con agilità nervosa.

Temono il sergente.

Si affrettano quanto più possibile.

Invano! Molto, troppo rumore,

molta, troppa agitazione – e non

svelti abbastanza! Il sergente urla:

Attenzione! Attenti! Beh, ci decidiamo?

O devo aiutarvi io con il calcio del fucile?

E va bene; se è proprio questo che volete!”

Il sergente e i suoi aiutanti

colpivano tutti; giovani e vecchi,

remissivi o agitati, colpevoli o innocenti.

Era doloroso sentirli gemere

e lamentarsi. Sentivo tutto sebbene

fossi stato colpito molto forte,

così forte che non potei evitare di cadere.

Eravamo tutti stesi per terra,

chi non poteva reggersi in piedi

era allora colpito sulla testa.

 

 

  1. Perdita e ripresa di conoscenza del narratore

 

I must have been unconscious.

The next thing I knew was a soldier

saying: “They are all dead”,

whereupon the sergeant ordered

to do away with us.

There I lay aside half-conscious.

It had become very still – fear and pain.

 

*

 

Devo essere rimasto privo di conoscenza.

La prima cosa che udii fu un soldato

che diceva: “sono tutti morti”,

al che il sergente ordinò di sbarazzarsi di noi.

Io giacevo da una parte – mezzo svenuto.

Era diventato tutto tranquillo – paura e dolore .

 

  1. Conta dei prigionieri

 

Then I heard the sergeant shouting: “Abzählen!”

They started slowly and irregularly:

one, two, three, four – “Achtung!”

the sergeant shouted again, “Rascher!”

“Nochmal von vorn anfangen!

In einer Minute will ich wissen,

wieviele ich zur Gaskammer abliefere!

Abzählen!”.

Then began again, first slowly: one,

two, three, four, became faster

and faster, so fast that it

finally sounded like a stampede

of wild horses and all of a sudden,

in the middle of it

they began singing the Shema Ysroël.

 

*

Fu allora che udii il sergente che gridava: “Contateli!”.

Cominciarono lentamente e in modo irregolare

Uno, due, tre, quattro – “Attenzione!”

il sergente urlò di nuovo, “Più svelti!”

“Cominciate di nuovo da capo!

Fra un minuto voglio sapere

quanti devo mandare alla camera a gas!

Contateli!”.

Ricominciarono, prima lentamente: uno,

due, tre, quattro, poi sempre più presto,

sempre più presto tanto che

alla fine risuonò come una fuga precipitosa

di cavalli selvaggi, e tutto ad

un tratto, nel mezzo del tumulto,

essi cominciarono a cantare lo Shema Ysroël.

 

  1. Inno ebraico “Shema Ysroël”

 

Ascolta Israele,

il Signore è il Dio nostro,

il Signore è uno.

Amerai il Signore tuo Dio

con tutto il tuo cuore

con tutta la tua anima

e con tutte le tue forze.

e saranno queste parole

che io ti comando oggi,

sul tuo cuore

le ripeterai ai tuoi figli

e ne parlerai con loro,

stando nella tua casa

camminando per la via,

quando ti coricherai

e quando ti alzerai.