ecco i dati che abbiamo raccolto ascoltando il brano:

April 2, 2007
Format CDdigital download
Recorded The Mansion, Los Angeles, California 2007
Genre  Alternative rock[1]hard rock[2]
Length 3:25 (album version) 3:28 (single version)
Label Warner Bros.
Songwriter(s) Linkin Park
Producer(s) Rick Rubin Mike Shinoda

subito mi chiedo chi è Rick Rubin? è uno dei produttori artistici più richiesti in generi diversi cerco la bio su wikipedia https://en.wikipedia.org/wiki/Rick_Rubin e scopro che ha lavorato con Lady Gaga, Ed Sheeran, Johnny Cash, RUN-DMC, Eminem, Jovanotti, Slayer particamente tutti i generi!

Mentre Mike Shinoda è il chtarrista della band.

ASCOLTO ATTENTO

struttura intro, strofa, rit, strofa, rit, variazione struentale con assolo, diminuisce il volume rimane una chitarra che accomapagna le parole I start again, poi ritornello finale con una nuova parte melodica vocale  (nanana)

Gli strumenti sono quelli classici di una rock band: chitarre elettriche, basso, batteria, ma anche pianoforte, tastiera, effetti sonori, e voce adulta maschile che cambia timbro da morbido (nella prima strofa) a duro (ritornello)

All’ascolto si sente un riff portante  di pianoforte che praticamente sostiene tutta la canzone. Si alternano volumi bassi e timbricamente impoveriti a momenti esplosivi.

Il testo è interpretabile in vari modi: è una riflessione su ciò che si è fatto e la decisione di ripartire cancellando gli errori del passato, e questo si può riferire al rapporto tra due o più persone, (coppia, fidanzato/fidanzata, genitori/figli, ecc.) oppure a cosa l’umanità intera ha fatto alla nostra esistenza, alla natura o al mondo. Questa visione credo che sia condivisa dal gruppo infatti il video fa vedere in modi diversi (inquinamento, guerre, dittature, disturbi alimentari) gli errori e i paradossi dell’umanità

Il video e la canzone però lanciano un segnale di speranza quando dopo l’assolo messo canonicamente dopo il secondo ritornello, il testo cambia, il video mostra immagini di rinascita, immagini di cellule che si duplicano, un fiore che sboccia, un bimbo che nasce. E sembra rappresentare una visione ottimista, l’uomo ha la capacità di risorgere dalla distruzione che si sta costruendo intorno.

La voce del cantante è soffice e malinconica nella prima strofa in cui dice, non abbiamo scuse come una confessione, nella seconda strofa in vece chiede una presa di posizione una chiamata di coscienza e la voce è più matura e decisa ed anche consapevole, nella terza strofa su i start again è quasi urlata come l’inizio di una rivoluzione. mentre nei ritornelli c’è sempre il grido disperato in cui Chester Bennington (cantante) è un talento e trasmette veramente il tormento interno (che poi lo logorerà fino alla fine della sua breve vita) che l’umanità dovrebbe provare riflettendo sulla propria storia.

il Nanana alla fine, dopo la rinascita, sembra l’arrivo ad una nuova serenità raggiungibile solo con un cammino interiore e collettivo.

La canzone assomiglia a varie canzoni nu-metal