La libertà è difficile da capire ed ancora di più lo è da spiegare, è come spiegare il profumo dell’aria pulita, o il sapore dell’acqua, riusciamo ad attribuire il giusto valore a queste solo quando ne siamo privat,non sappiamo cosa significhi non poter dire liberamente quello che pensiamo o non poter tenere una ciocca di capelli fuori da un foulard.
Ma l’arte ci può aiutare, con la sua capacità di colpire prima il cuore e poi il cervello, e così, abbiamo scelto di cantare una canzone che non è strettamente legata al 25 aprile, ma vicina al concetto di libertà e di pace.
La canzone parla di una famiglia che deve separarsi perché il padre deve combattere per la libertà del proprio paese mentre madre e figlia devono andarsene in un posto più sicuro, racconta il dolore della separazione e di un amore messo alla prova dal conflitto, ed immaginiamo che la stessa sensazione sia stata provata dai nostri nonni o bisnonni negli anni delle nostre guerre. Vi invitiamo ad ascoltare le parole del brano tango di Tanani e, quando potete, di guardarne il videoclip e siamo sicuri che la commozione non tarderà ad arrivare.
Abbiamo scelto un brano di Francesco De Gregori che nella sua canzone Generale dipinge un quadro fatto di speranza di normalità, di pace e di libertà, è il desiderio di tornare alla vita prima della guerra, quando i bambini a Natale piangono e a dormire non ci vogliono andare.
INNO MAMELI IN FA BASE PER CANTARE PER SCUOLE MEDIE
Fratelli d’Italia
L’Italia s’è desta,
Dell’elmo di Scipio
S’è cinta la testa.
Dov’è la Vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Fratelli d’Italia
L’Italia s’è desta,
Dell’elmo di Scipio
S’è cinta la testa.
Dov’è la Vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.. Sì
GENERALE IN SOL BASE PER CANTARE PER SCUOLE MEDIE
Generale, dietro la collina Ci sta la notte buia e assassina, E in mezzo al prato c’è una contadina, Curva sul tramonto sembra una bambina, Di cinquant’anni e di cinque figli, Venuti al mondo come conigli, Partiti al mondo come soldati E non ancora tornati.
Generale, dietro la stazione Lo vedi il treno che portava al sole, Non fa più fermate neanche per pisciare, Si va dritti a casa senza più pensare, Che la guerra è bella anche se fa male, Che torneremo ancora a cantare E a farci fare l’amore, l’amore delle infermiere.
Generale, la guerra è finita, Il nemico è scappato, è vinto, è battuto, Dietro la collina non c’è più nessuno, Solo aghi di pino e silenzio e funghi Buoni da mangiare, buoni da seccare, Da farci il sugo quando viene Natale, Quando i bambini piangono E a dormire non ci vogliono andare.
Generale, queste cinque stelle, Queste cinque lacrime sulla mia pelle Che senso hanno dentro al rumore di questo treno, Che è mezzo vuoto e mezzo pieno E va veloce verso il ritorno, Tra due minuti è quasi giorno, è quasi casa, è quasi amore.
TANGO TANANAI BASE PER CANTARE IN DO
Non c’è un amore senza una ragazza che pianga Non c’è più telepatia È un’ora che ti aspetto Non volevo dirtelo al telefono Eravamo da me, abbiamo messo i Police Era bello finché ha bussato la police
Tu, fammi tornare alla notte che ti ho conosciuta Così non ti offro da bere e non ti ho conosciuta Ma ora addio, va bene amore mio Non sei di nessun altro E di nessuna io Lo so quanto ti manco Ma chissà perché Dio Ci pesta come un tango E ci fa dire Amore tra le palazzine a fuoco La tua voce riconosco Noi non siamo come loro È bello, è bello, è bello È bello stare così Davanti a te in ginocchio Sotto la scritta al neon di un sexy shop Se amarsi dura più di un giorno È meglio, è meglio È meglio che non rimani qui Io tornerò un lunedì
Come si salva un amore se è così distante È finita la poesia È un anno che mi hai perso È quel che sono, non volevo esserlo Eravamo da me, abbiamo messo i Police Ridevamo di te che mi sparivi nei jeans
Tu, fammi tornare alla notte che ti ho conosciuta Così non ti offro da bere e non ti ho conosciuta Ma ora addio, va bene amore mio Non sei di nessun altro E di nessuna io Lo so quanto ti manco Ma chissà perché Dio Ci pesta come un tango E ci fa dire Amore tra le palazzine a fuoco La tua voce riconosco Noi non siamo come loro È bello, è bello, è bello È bello stare così Davanti a te in ginocchio Sotto la scritta al neon di un sexy shop Se amarsi dura più di un giorno È meglio, è meglio È meglio che non rimani qui Io tornerò un lunedì Ma non è mai lunedì Qui non è mai lunedì
Amore, tra le palazzine a fuoco La tua voce riconosco Noi non siamo come loro È meglio, è meglio È meglio che non rimani qui Io tornerò un lunedì Ma non è mai lunedì